Spesso ci dimentichiamo che l'umanità evolve grazie al cambiamento. Un processo inevitabile, ma spesso difficile e complesso, perchè è il risultato del compromesso tra chi vuole che tutto resti immutato e chi pretende rivoluzioni epocali. Mentre la natura è in costante mutazione e evoluzione, è caratteristica peculiare dell'umanità frenare il cambiamento, opporsi ad esso. Perchè l'umanità a differenza del mondo animato e inanimato che la circonda ha un dono maledetto: la razionalità. La nostra intelligenza ci porta a sopraffare la natura e il "diverso", a mantenere lo status quo. Ma è il diverso il responsabile del cambiamento in natura, e l'umanità non fa eccezione.
La mutazione genetica è il cambiamento, un bene che porta l'uomo ad adattarsi all'evoluzione del mondo che lo circonda lasciando indietro chi, utilitaristicamente non serve al processo evolutivo, e selezionando chi invece è destinato a far fare passi avanti all'umanità. La moltitudine, la normalità, è al servizio dell'evoluzione, se percepisce il suo ruolo di catalizzatore della diversità, che è la vera forza motrice del cambiamento.
Come disse Darwin "Non è la più forte delle specie che sopravvive, nè la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti"